laRegione

Anche l’Mps si scaglia contro Perucchi Borsa

Chiesti chiarimenti sull’autosospensione dell’avvocata

di Mirko Sebastiani

Non si placa la tempesta attorno all’avvocata luganese Simonetta Perucchi Borsa, nemmeno dopo la sua decisione di venerdì di autosospendersi dal Consiglio della Magistratura (Cdm). L’ultima novità è un’interpellanza inoltrata dal Movimento per il socialismo (Mps) al Consiglio di Stato (Cds), che chiede lumi proprio sulla decisione dell’avvocata, giunta a seguito dell’apertura di un’inchiesta penale sul suo conto. Inchiesta che, lo ricordiamo, riguarda un potenziale caso di riciclaggio di denaro, in alternativa carenza nella diligenza in operazioni finanziarie, e falsità in documenti, emerso durante il procedimento a carico del truffatore Nicolò Svizzero.

L’avvocata luganese sarebbe stata coinvolta come intermediario finanziario per conto di Svizzero, in una transazione di ben 4,5 milioni di franchi. “Insomma non proprio delle bagatelle – si legge nel testo firmato da Matteo Pronzini e Giuseppe Sergi – per un membro del Consiglio della Magistratura a cui compete il potere disciplinare e di sorveglianza sui magistrati e sulle persone che svolgono funzioni giudiziarie”.

La decisione di autosospendersi “non trova però riscontro nella legge sull’organizzazione giudiziaria e sembra avere come unico obiettivo di impedire che il Cdm prenda l’iniziativa di una sanzione disciplinare”, ed è su questo punto che verte l’interpell

Lo spettro del decreto d’abbandono

Il sentore, secondo i firmatari, è che il Ministero pubblico finirà per emettere un decreto di abbandono. “Questo futuro decreto d’abbandono – scrivono – darà la possibilità al Cdm, forse, di giustificare la non attivazione di una misura disciplinare (cane non mangia cane), ma non ristabilirà la necessaria autorevolezza e credibilità assolutamente necessaria a un membro del Cdm”.

A supporto di questa tesi, vengono portate le affermazioni del presidente del Cdm Damiano Stefani, che a laRegione aveva dichiarato che Perucchi Borsa “ci aveva contattato già prima del processo a carico di Svizzero, per fornirci spiegazioni in merito alla sua situazione. Io e la vicepresidente l’abbiamo incontrata per sentire la sua posizione e già allora ci aveva proposto di valutare una sua eventuale sospensione temporanea della carica”.

“Peccato che in data 13 settembre 2023 – continua l’interpellanza –, a laRegione la signora Simonetta Perucchi Borsa aveva dichiarato di non sapere quanto era emerso dal processo non avendoci partecipato. Ci chiediamo: per quale ragione allora la signora Simonetta Perucchi Borsa prima del processo aveva pensato di contattare i vertici del Consiglio della Magistratura?”.

‘Il Cds aprirà un’inchiesta?’

Viene quindi chiesto al Cds, se la decisione di Perucchi Borsa sia stata discussa, o se si pianifica di farlo, dalla direzione del Dipartimento delle istituzioni e dal Cdm, e viene inoltre chiesto di riconoscere che l’autosospensione non sia, di fatto, una misura riconosciuta dalle attuali disposizioni di legge. E infine viene posta la proverbiale patata bollente, ossia se il Cds intende “ai sensi dell’articolo 81 della legge sull’organizzazione giudiziaria, chiedere al Cdm, d’avviare un procedimento nei confronti della signora Simonetta Perucchi Borsa”.

LUGANO E DINTORNI

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2023-10-04T07:00:00.0000000Z

2023-10-04T07:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281861533142630

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