Sua Altezza il Principe Tewanna Ray
Nel dicembre del 1924 fa la sua apparizione a Bellinzona ‘Sua Altezza il Principe Tewanna Ray’, alias White Elk o Cervo Bianco. Il sedicente sovrano degli indiani Cherockee si chiama in realtà Edgar Laplante ed è un attore e truffatore franco-canadese reduce da trionfali accoglienze in Europa e soprattutto in Italia, dove è stato accolto ovunque come una star. La sua popolarità è in declino, anche perché sono ormai molti i dubbi che circolano sulla sua integrità, tanto che presto il presunto capo indiano finirà in prigione. Eppure sono ancora in molti a credere ciecamente in lui e nelle sue imprese. A cominciare da due contesse austriache, madre e figlia, che, coprendolo di doni, stanno per finire in rovina.
La sera del 7 gennaio del 1925, il ‘Principe’ viene accolto al Teatro Sociale nel palco riservato al Consiglio di Stato. È l’ultimo colpo di spettacolo prima del rapido declino di un mito osannato e poi ripudiato, che ha comunque lasciato un ricordo indelebile di sé: non a caso oggi, a Bellinzona, chi millanta ricchezze viene definito “un Tewanna Ray”.
A cento anni esatti dalla sua apparizione, il geniale truffatore viene ricordato con la narrazione di quell’evento che ha fatto storia in ‘Cent’anni fa Tewanna Ray’, stasera alle 20.45 al Teatro Sociale, tra letture e la proiezione di spezzoni del film ‘L’enigma Tewanna Ray’, realizzato dalla Rsi nel 2006. Intevengono Renato Martinoni, autore del libro ‘Il tramonto degli dei. Storia e romanzo di Cervo Bianco’ (Edizioni Ulivo, 2004), e Laura Pariani, scrittrice. Letture a cura di Margherita Saltamacchia, attrice, con la partecipazione di Alessandro Maccagni, regista del film. L’ingresso è libero.
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2025-01-07T08:00:00.0000000Z
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