laRegione

Stupefacenti, cinque arresti e un sequestro di cocaina

Tutto ha avuto inizio, a fine ottobre, da una storia di violenza: un tentato omicidio consumato in un appartamento di Lugano che aveva portato all’arresto di due persone, un 29enne e un 30enne, ambedue cittadini svizzeri domiciliati nel Luganese. Le indagini, però, non si sono fermate lì e hanno condotto lontano, scoperchiando anche una realtà di spaccio di droga. Così nei giorni scorsi sono scattate di nuovo le manette sulla scia di una serie di accertamenti. In arresto – misura già confermata dal giudice dei provvedimenti coercitivi – sono finiti in tre: un 18enne, un 25enne e un 30enne, tutti cittadini svizzeri domiciliati nel Luganese. Come riferiscono Ministero pubblico e la Polizia cantonale, sono “sospettati di essere coinvolti a vario titolo in attività di traffico di sostanze stupefacenti che hanno interessato prevalentemente il Sottoceneri”. Le principali ipotesi di reato nei loro confronti sono di infrazione aggravata, subordinatamente semplice, nonché contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti. Il 30enne deve rispondere anche di favoreggiamento e impedimento di atti dell’autorità, nonché di infrazione alla Legge federale sugli stranieri. A coordinare l’attività di inchiesta è la procuratrice pubblica Veronica Lipari.

Spostandosi nel Mendrisiotto vi è da registrare invece un nuovo sequestro di cocaina al confine sud. Questa volta il quantitativo è ben al di sotto degli ultimi ‘colpi grossi’ effettuati dalle forze dell’ordine, ma l’operazione, messa a segno il 9 dicembre scorso, ha portato all’arresto di due persone, un 24enne e un 21enne, entrambi cittadini kosovari residenti in Italia. I due giovani sono stati intercettati dai collaboratori dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (Udsc) a bordo di un veicolo con targhe italiane che stava entrando dal valico di Chiasso-Brogeda. La perquisizione del mezzo ha permesso poi di rinvenire circa 1 chilogrammo lordo di droga. Il 24enne e il 21enne sono stati quindi interrogati e, appunto, arrestati da agenti della Polizia cantonale. Le principali ipotesi di reato a loro carico sono, a vario titolo, di infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti e infrazione alla Legge federale sulla circolazione stradale. Le misure restrittive della libertà sono già state confermate dal Giudice dei provvedimenti coercitivi. L’inchiesta è coordinata dalla procuratrice pubblica Valentina Tuoni.

LUGANESE / MENDRISIOTTO

it-ch

2025-12-17T08:00:00.0000000Z

2025-12-17T08:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281874419744029

Regiopress SA