Gara pazza ed esaltante tra Aesch Pfeffingen e Lugano, due tra le squadre più attese della stagione. Inizio di partita difficoltoso sia per il Lugano, che fatica al servizio e in attacco, come pure per l’Aesch Pfeffingen, molto falloso a rete. La frazione scorre sui binari della parità fino al 20 pari, quando capitan Armer allunga di due lunghezze grazie a due punti diretti in battuta. Le locali tentano di reagire e colmare il divario ma Leban non ci sta e con due attacchi dapprima ferma la rimonta di Pfeffingen, poi chiude il set 25 a 23. Nel secondo set le luganesi partono con piglio deciso e, grazie a una buona efficienza in attacco si portano sul 6 a 3. Ma le avversarie non demordono, e accorciano le distanze fino a riaprire il discorso, sfruttando gli errori offensivi delle ticinesi. Neanche il timeout chiesto da coach Oikonomou sul 18-19 riesce a cambiare la situazione, e il secondo set termina sul 25-23 per le basilesi. Galvanizzato dalla vittoria della seconda frazione, il Pfeffingen parte forte, ma il Lugano spinge a tutta e dopo essersi portato sul 14-7 arriva fin sul 24-19: proprio sul più bello, però, le ospiti si complicano la vita, commettendo una serie di errori che costano loro addirittura il set, sul 29-27. La reazione ticinese si manifesta subito nella frazione successiva, e dopo essere state richiamate all’ordine da Oikonomou, Armer e compagne fanno ciò di cui sono capaci, imponendosi per 25-16. In una partita che è un ‘tira e molla’, si decide così tutto al quinto set, dove l’Aesch Pfeffingen parte in quinta ma il Lugano reagisce fino ad arrivare sull’11 pari, ma alla fine le padrone di casa si dimostrano più concrete e la spuntano sul 17-15.