Tour de Romandie, 5 squadre squalificate prima del via
Ree di essersi rifiutate di testare il nuovo sistema Gps
È scattato fra le polemiche il Tour de Romandie femminile: cinque squadre che non sono riuscite a trovare un accordo sull’applicazione del nuovo sistema di tracciamento Gps imposto dall’Unione ciclistica internazionale, e volto a migliorare il sistema di localizzazione rapida di ogni atleta, specie in caso di incidente, sono infatti state escluse dalla corsa. Fra le atlete colpite da questa decisione figurano anche l’elvetica Noemi Rüegg e la polacca Katarzyna Niewiadoma, la grande favorita al successo finale. A non aver preso il via della corsa romanda, prevista su tre frazioni da ieri fino a domani, sono dunque state le seguenti formazioni: Canyon/Sram, Ef Education First, Lidl-Trek, Picnic PostNl e Visma-Lease a bike. Il gruppo perde così ben 30 delle 93 atlete iscritte. L’Uci ha deciso di testare in questo TdR un nuovo sistema di sicurezza Gps, che sarà poi utilizzato ai prossimi Mondiali previsti dal 21 al 28 settembre in Ruanda. “La scelta di alcune squadre di opporsi a questo regolamento è sorprendente, e compromette quanto è stato fatto per garantire la sicurezza dei corridori grazie allo sviluppo di queste nuove tecnologie”, ha dichiarato la Federazione in un comunicato. Stando all’istanza mondiale, rifiutando di scegliere un’atleta che facesse da ‘cavia’ indossando una pulce da 63 grammi, le formazioni coinvolte (legate secondo l’Uci a un’azienda che intende sviluppare un suo alternativo sistema di tracciamento) hanno preferito essere squalificate. Formazioni che hanno prontamente replicato, ribadendo pieno “supporto in materia di sicurezza” ma sollevando “serie preoccupazioni” per il metodo unilaterale d’imporre questo sistema di tracciamento a una singola “atleta per squadra. Abbiamo evidenziato che non avremmo selezionato noi la ciclista, né tanto meno installato e/o gestito il dispositivo. L’Uci era libera di scegliere su chi posizionare l’aggeggio, se credeva di avere il diritto di farlo. Nonostante diversi solleciti, i commissari non sono riusciti a dimostrare sulla base di quali regole siamo obbligati a discriminare un’atleta rispetto alle altre. Hanno comunque scelto di procedere... e squalificarci”.
La spagnola Blasi in maglia gialla
A vestire di giallo è dunque stata la spagnola Paula Blasi, che si è imposta nella cronometro di 4,4 km fra Huémoz e Villars-sur-Ollon. Seconda la slovena Urska Zigart, staccata di 17 secondi, mentre terza la francese Juliette Labous (+19”). Fra le rossocrociate la specialista della mountain bike Steffi Häberlin ha chiuso sesta, a +29”, dal canto suo Elise Chabbey si è classificata nona, attardata di 32” dalla vincitrice di giornata. Oggi il gruppo – come detto ridotto di un terzo – partirà da Conthey per giungere a La Tzoumaz, con salita conclusiva di 12,8 km (pendenza media dell’8%). Domani l’ultima tappa è prevista nei pressi di Aigle, terreno fertile per le specialiste delle lunghe fughe.
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2025-08-16T07:00:00.0000000Z
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