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Venice4Palestine chiede più coraggio alla Biennale

Come accaduto al Festival di Locarno, anche alla Mostra del Cinema di Venezia arriva la sofferenza dei palestinesi a Gaza. Con i film – in Concorso avremo ‘The Voice of Hind Rajab’ della regista tunisina Kaouther Ben Hania –, con prese di posizione di autori e artisti, con mobilitazioni e proteste al Lido. Ma non basta, secondo i firmatari di una lettera aperta inviata alla Biennale e alla Mostra del Cinema, nella quale si esortano le istituzioni e i settori del cinema, dell’arte, della cultura e della formazione “a essere più coraggiosi e chiari nella condanna del genocidio in corso a Gaza e della pulizia etnica in tutta la Palestina per mano del governo e dell’esercito israeliani”. A inviarla sono centinaia di esponenti del cinema italiano e internazionale, molti dei quali presenti con opere al Lido, riunitisi sotto la sigla V4P (Venice4Palestine). Marco Bellocchio, Laura Morante, Abel Ferrara, Alba e Alice Rohrwacher, Toni e Peppe Servillo, Matteo Garrone, Valeria Golino, Fiorella Mannoia, Barbora Bobulova, Mario Martone, Pappi Corsicato, Luciana Castellina, Anna Ferzetti, Pietro Marcello, Damiano e Fabio D’Innocenzo, Lunetta Savino, Leonardo Di Costanzo, Greta Scarano, Fabrizio Gifuni, Susanna Nicchiarelli, Paola Turci, Carolina Crescentini, Margarethe von Trotta, Giuseppe Piccioni, Elisa Amoruso, Daniele Vicari. A stretto giro arriva la risposta dell’ufficio stampa della manifestazione che ricorda come la Biennale sia “come sempre, aperta al dialogo”.

CULTURE E SOCIETÀ

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2025-08-23T07:00:00.0000000Z

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https://epaper.laregione.ch/article/281917369181681

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