Kansas City e Detroit, valori ben delineati
Sia nella Afc, sia nella Nfc chi comanda lo si è capito, soprattutto dopo la vittoria dei Lions a Green Bay. Chiuso il periodo dei ‘trade’ con due scambi significativi
Di Sebastiano Storelli
Il giro di boa al quale è giunta la stagione della National Football League, è costato il posto a un altro coach che va a tenere compagnia a Robert Saleh (New York Jets), il primo allenatore ad aver perso il lavoro. Si tratta di Dennis Allen, capoallenatore di New Orleans, il quale paga l’ultima sconfitta, subita per mano di Carolina (23-22). Dopo una partenza che aveva sorpreso un po’ tutti (due vittorie consecutive, tra cui un rumoroso 44-19 a Dallas), i Saints sono incappati in ben sette sconfitte consecutive e quella contro i deboli Panthers è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Al terzo anno nella Big Easy, Allen vantava un record di 18 vittorie e 25 sconfitte, senza presenze ai playoff. Il suo posto ad interim verrà preso da Darren Rizzi, coordinatore degli special teams. Ma veniamo al football giocato. Sulla base di quanto visto nell’ultima giornata, le forze in campo sembrano ben delineate in entrambe le Conference. Nella Afc, Kansas City prosegue la sua striscia di vittorie e mantiene l’imbattibilità (contro Tampa Bay è stato necessario l’overtime), grazie in particolare a una difesa che in questa prima parte di stagione è stata il vero punto di forza della squadra (quinta assoluta e terza contro le corse). Nella Nfc, di compagini imbattute non ve ne sono più, tuttavia Detroit sembra essere una spanna sopra le contendenti. Lo ha ribadito domenica, andando a imporsi 24-14 al Lambeau Field di Milwaukee contro Green Bay, quella che veniva considerata come l’avversaria più insidiosa per i Lions, i quali in una North Division molto combattuta hanno già superato, oltre ai Packers, anche Minnesota, altra papabile per un posto al Super Bowl. La vittoria di Detroit è stata più laboriosa di quanto possa lasciar intendere il risultato finale. Anzi, numeri alla mano, i Packers hanno fatto di più con statistiche migliori nelle yarde totali (411 a 261), in quelle lanciate (273 a 137) e in quelle corse (138 a 124), ma non sono riusciti a sfruttare le loro occasioni, anche a causa di un field-goal sbagliato e di un intercetto lanciato da Jordan Love. Detroit non ha disputato la sua miglior prestazione, ma vincere al Lambeau Field, soprattutto sotto la pioggia, non è mai un gioco da ragazzi e mostra determinazione e sicurezza. I tifosi dei Lions vedono all’orizzonte la possibilità di partecipare al primo Super Bowl della loro storia e proprio in relazione alla finale del 9 febbraio a New Orleans, dagli States arriva un’altra notizia positiva per la Motor City: la guarigione di Aidan Hutchinson, che in week 6 si era fratturato tibia e perone contro Dallas, procede a meraviglia, tanto da far sperare che il defensive end di origini ticinesi possa scendere in campo nel Super Bowl, ammesso che i Lions riescano a centrare la qualificazione.
Altre considerazioni scaturite dalla nona giornata. Baltimore è tornata alla vittoria e lo ha fatto schiacciando gli ambiziosi Denver Broncos, che pure arrivavano allo scontro diretto con lo stesso record (5-3) del loro avversario. Ancora una volta, Lamar Jackson è stato praticamente perfetto, con un rating di 158.3 e tre touchdown lanciati. Se nella Afc Kansas City deve temere qualcuno, questi non possono essere che i Ravens. Detto dei Packers, che nonostante la sconfitta rimangono potenziali candidati alla finalissima, nella Nfc continua a vincere Washington, con un’altra ottima prestazione di Jayden Daniels (15/22, 209 yarde e due touchdown). Tuttavia, la franchigia della capitale appare in leggero calo di rendimento con due vittorie piuttosto faticose contro i New York Giants e, settimana scorsa Chicago, battuta soltanto grazie a un passaggio dell’Ave Maria di 52 yarde a tempo scaduto, incredibilmente depositatosi nelle mani di Dyami Brown. Resta da capire se la franchigia che ha tra i suoi proprietari pure Magic Johnson riuscirà a mantenere questo ritmo di crociera fino alla fine. Quella del 5 novembre è stata una data importante per il football. Da un lato, nella Nfl si è chiuso il periodo dei trasferimenti, dall’altro nella Ncaa è stato pubblicato il primo ranking per l’accesso ai playoff che, ricordiamolo, per la prima volta nella storia vedranno impegnate 12 squadre. Ma iniziamo dai “trade”. Nessun colpo da Blockbuster, ma comunque due trasferimenti che denotano l’approccio aggressivo delle squadre acquirenti. Detroit ha trovato il sostituto di Hutchinson, che come visto potrebbe rientrare nella migliore delle ipotesi per il Super Bowl, ed ha acquisito da Cleveland il defensive end Za’Darius Smith, 132 partite in carriera e 65 sack. L’altra squadra che si è mossa con decisione è stata Washington, con l’ingaggio del cornerback Marshon Lattimore, quattro volte Pro Bowler, il quale va a rinforzare ulteriormente una difesa che contro i passaggi occupa attualmente la quinta posizione.
E chiudiamo con la prima proiezione in vista dei playoff della Ncaa. Al momento attuale, Oregon, Georgia, Miami e Brigham Young, vale a dire le quattro meglio piazzate delle cinque principali Conference, accederebbero direttamente ai quarti di finale. Nel primo turno si affronterebbero Boise State (12) e Ohio State (5), la cui vincente sfiderebbe Brigham Young, Indiana (8) e Tennessee (7), per andare a sfidare Oregon, Alabama (11) e Texas (5), che viaggerebbero a Miami contro gli Hurricanes, e infine Notre Dame (10) e Penn State (6), con Georgia ad attendere una delle due nei quarti di finale. Il titolo verrà attribuito il 20 gennaio ad Atlanta.
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