laRegione

Roma: esonerato De Rossi, al suo posto arriva Juric

Nove mesi per amarsi e dirsi addio, tanto è durata l’esperienza di Daniele De Rossi da tecnico della Roma. Arrivato il 16 gennaio per sostituire José Mourinho, è stato licenziato ieri. Il suo posto sarà preso da Ivan Juric, 49enne croato ex tecnico fra gli altri di Genoa e Torino, che ha firmato un contratto per un anno con opzione di rinnovo in caso di raggiungimento di un posto in Champions League. Un fulmine a ciel sereno come fu per lo Special One, con la comunicazione giunta tramite una fredda nota sul sito del club nonostante tutti in società, fino alla sera prima, continuavano a definire normale la presenza dei Friedkin a Trigoria. E invece l’insoddisfazione della proprietà per l’avvio di stagione era tale da decidere di cambiare subito per ‘l’interesse della squadra’.

A nulla è valso il contratto triennale a 2,5 milioni a stagione stipulato in estate e un mercato da 110 milioni per un progetto naufragato in 4 giornate. Appena 3 i punti conquistati, scaturiti da tre pareggi (Cagliari, Juventus e Genoa) e da una sconfitta (Empoli), anche la crisi di risultati risale a più lontano. Perché era il 18 aprile quando i Friedkin, prima del ritorno dei Quarti di Europa League col Milan, annunciavano la conferma del tecnico che aveva firmato solo per 6 mesi senza opzioni per il rinnovo.

Ma da quella partita la Roma ha giocato 13 volte fino a oggi, vincendo appena 2 partite. Uno score che ha impedito ai giallorossi di centrare la seconda finale consecutiva in Europa League, mancando anche l’accesso alla Champions. Ciò nonostante a giugno è arrivato il triennale e il lancio di un progetto che ha portato la Roma a rivoluzionare la rosa anche sotto indicazione di quello che ora è il suo ex allenatore. ‘I patti sono stati rispettati’, aveva detto De Rossi prima della sosta parlando dell’impegno della società sul mercato, lasciando intendere i buoni rapporti che di lì a poco si sono deteriorati fino all’esonero, figlio di un’altra brutta prestazione come quella di Marassi contro il Genoa.

Il capolinea di un amore bruciato in appena nove mesi di chi da calciatore e capitano della Roma come unico rimpianto aveva quello ‘di poter donare una sola vita’ alla sua squadra. Diventandone tecnico ha avuto l’occasione di donargli anche la seconda, ma il finale che si immaginava De Rossi era ben diverso.

SPORT

it-ch

2024-09-19T07:00:00.0000000Z

2024-09-19T07:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281973203045654

Regiopress SA