Si può vivere di sola arte nella società di oggi? La domanda scaturisce da ‘Marcel Dupertuis, un caffè e due babà’, film in cui Resy Canonica racconta la storia del pittore e scultore Marcel Dupertuis, costretto a lasciare il suo storico atelier dopo decenni di lavoro e vita condivisa con le sue opere. Il distacco da quel luogo è il punto di partenza di un racconto intimo fatto di memoria, arte e resistenza. Tra donazioni, distruzioni e viaggi delle opere, il film segue l’artista negli ultimi anni producendo una riflessione sul destino dell’arte al di fuori del mercato e sulla condizione di chi crea senza garanzie economiche né istituzionali.

“Questo film è nato da un’urgenza”, fa sapere Canonica. “Ho cominciato a filmare Marcel Dupertuis spinta dal bisogno di interrogarmi e di interrogare sullo spazio che la società di oggi concede all’arte e a chi sceglie di viverla senza compromessi”, aggiunge. “L’ho conosciuto nel momento in cui era costretto a smembrare un luogo che non era soltanto laboratorio di pittura e scultura, ma anche spazio di vita e di pensiero. Tra le opere accatastate e i vuoti lasciati da quelle partite altrove, Marcel parlava con lucidità e ironia della fragilità, della memoria e della necessità di resistere attraverso l’arte”. Da lì la scelta di “filmare senza sceneggiatura, in ascolto, lasciando che fosse lui a guidare il racconto”. Per Canonica, questo documentario è anche “un segno di riconoscimento verso “un personaggio non facile, nella sua intransigenza e nel suo carattere, ma proprio per questo capace di incarnare valori che oggi sembrano mancare sempre di più. La sua presenza, la sua voce e la sua arte restano come tracce vive di una libertà rara, che il film cerca di preservare e condividere”. Prodotto da Redea Production, distribuito da Noha Film, ‘Marcel Dupertuis, un caffè e due babà’ prosegue il suo percorso questa sera al cinema Iride di Lugano e sabato al Cinema Otello di Ascona. Alle proiezioni saranno presenti l’artista e la regista. Anche queste proiezioni fanno parte del programma di ‘Let’s Doc’, un progetto che organizza proiezioni e incontri su tutto il territorio svizzero per promuovere il documentario.