Addio a Peter Arnett, diciassette guerre e un Pulitzer
Intervistò Saddam Hussein e Bin Laden. Aveva 91 anni
La copertura della guerra in Vietnam per l’Associated Press valse a Peter Arnett il premio Pulitzer, ma fu negli anni Novanta che diventò un nome molto noto al grande pubblico seguendo per la Cnn il primo conflitto del Golfo, quando fu uno dei pochi reporter occidentali a rimanere a Baghdad, trasmettendo in diretta con l’antenna-ombrellino mentre iniziarono a cadere i missili degli alleati. Dopo decenni passati a documentare i teatri di guerra, l’ex giornalista di origine neozelandese è morto a 91 anni a Newport Beach, in California, a causa di un cancro alla prostata, come ha confermato la figlia Elsa.
Dai campi di battaglia
Arnett era già un affermato corrispondente di guerra nel 1966, quando si unì a un battaglione di fanteria americano incaricato di stanare i cecchini nemici da un sistema di tunnel vicino a Saigon: si trovava accanto al comandante dell’unità quando i proiettili trapassarono la mappa che l’ufficiale teneva in mano, colpendo al petto il tenente colonnello George Eyster, ex allievo di West Point, che morì il giorno dopo in un ospedale da campo. Arnett scrisse il suo necrologio, uno dei tanti articoli che inviò dai campi di battaglia umidi e insidiosi del Vietnam. Quell’anno vinse il Pulitzer per il giornalismo internazionale, ma rimase nel Paese asiatico per un altro decennio. E quando i guerriglieri vietcong entrarono nella sede dell’Associated Press durante la caduta di Saigon nel 1975 e il suo capo Nate Polowetzky gli disse di andarsene, lui rifiutò. “In pratica mi ha mandato a quel paese”, disse in seguito Polowetzky.
‘I piani dell’11 settembre? Li vedrete’
Passato alla Cnn, intervistò Saddam Hussein nella seconda settimana di guerra in Iraq e, nel 1997, Osama bin Laden. Quando gli domandò dei suoi piani, l’ideatore degli attacchi dell’11 settembre rispose: “Li vedrete e ne sentirete parlare sui media. Se Dio vuole”. Nel corso di oltre 45 anni, Arnett ha coperto 17 guerre in Asia, Medio Oriente, Europa e America Latina: il suo primo scoop fu nel 1960 su un colpo di stato in Laos. Quando i carri armati bloccarono l’ufficio del telegrafo a Vientiane, si tuffò nel Mekong e nuotò fino in Thailandia per trovare una linea aperta con cui trasmettere la notizia all’Associated Press. Verso la fine della sua carriera, tuttavia, Arnett si trovò nei guai per aver oltrepassato i limiti dell’etica giornalistica: lasciò la Cnn nel 1999 dopo un servizio su una presunta atrocità della guerra del Vietnam che apparentemente non era mai avvenuta, e fu licenziato dalla Nbc nel 2003 per aver dichiarato alla televisione di Stato irachena che il piano militare della coalizione stava fallendo.
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2025-12-19T08:00:00.0000000Z
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