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1,1 milioni di franchi per ricerca provenienza opere

L’Ufficio federale della cultura (Ufc) destina 1,1 milioni di franchi al sostegno di progetti di ricerca sulla provenienza delle opere in 14 musei svizzeri per il periodo 2025-2026. In otto di questi il contributo sostiene la ricerca su beni culturali archeologici o di origine coloniale mentre nei restanti sei la possibile depredazione di beni durante il regime nazista. Al bando di concorso hanno partecipato 34 musei e istituzioni. “Per la prima volta – fa sapere l’Ufc – la maggioranza ha chiesto contributi per beni archeologici o provenienti da un contesto coloniale”, sottolineando che l’iniziativa “riflette le priorità del messaggio sulla cultura 2025-2028”. Sono otto i musei a ottenere un contributo per ricerche in questo campo. I sostegni maggiori, che ammontano a 100mila franchi ciascuno, vanno all’Antikenmuseum Basel e Sammlung Ludwig, al Museum der Kulturen, sempre a Basilea, e al Musée Bible+Orient di Friburgo. Fra i sei musei con progetti di ricerca sulla provenienza di beni culturali che potrebbero essere stati trafugati durante il nazismo, contributi di 100mila franchi vanno al Kunstmuseum di Berna e al Musée historique di Losanna.

Nella lista dei 14 musei che ricevono un contributo non è presente nessuna istituzione della Svizzera italiana, nessun museo di questa regione si è infatti candidato. Per il periodo 2023-2024, l’Ufc aveva messo a disposizione complessivamente 2 milioni di franchi per 28 progetti in 26 musei. In questa fase, alcuni dei contributi assegnati sono stati inferiori agli importi richiesti. Per il periodo 2025-2026, tuttavia, i progetti approvati riceveranno l’intero importo sollecitato.

CULTURE E SOCIETÀ

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2024-12-18T08:00:00.0000000Z

2024-12-18T08:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/282029037828921

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