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Più imprese culturali, meno posti di lavoro

La cultura ha il vento in poppa per quanto concerne la creazione di imprese, ma molto meno sul fronte dell’occupazione. Nel 2023, il numero di aziende culturali in Svizzera è aumentato a un ritmo superiore a quello dell’insieme dell’economia, mentre gli impieghi nel settore sono diminuiti.

In un contesto economico più difficile rispetto a prima della pandemia di Covid-19, le aziende tendono ad assumere meno, o addirittura a licenziare di più, oppure ad avviare la propria attività con un organico molto ridotto. “Si osserva che alcune nuove imprese iniziano con uno o pochissimi collaboratori, mentre prima si assumevano subito una o due persone supplementari”, ha precisato a Keystone-ATS Olivier Moeschler, sociologo dell’Ufficio federale della cultura. Secondo lui, “le strutture più piccole possono anche essere più fragili e più esposte al sovraccarico”.

Sempre più piccole

Nel 2023, la Svizzera contava 68’233 imprese culturali con 243’207 impieghi, corrispondenti a 161’735 equivalenti a tempo pieno, indica l’Ufficio federale di statistica (Ust). Stando alla definizione internazionale di Eurostat, l’Ufficio di statistica europeo, l’economia culturale comprende in particolare patrimonio, arti visive e sceniche, biblioteche, editoria, audiovisivo, architettura, pubblicità e artigianato. Fra il 2022 e il 2023, il numero di imprese culturali è aumentato dell’1,4%, una progressione più marcata che nell’economia nazionale (+1,0%). Al contempo, gli impieghi nel settore sono aumentati solo dell’1% contro l’1,5% per l’insieme dell’economia. Da questi dati si evince che le aziende culturali sono sempre più piccole, precisa l’Ust. In media contavano 2,4 equivalenti a tempo pieno nel 2023, contro 2,9 nel 2011.

Sul piano economico, il settore continua tuttavia a creare ricchezza. Il suo valore aggiunto lordo, una misura che mostra la ricchezza generata da un’impresa, un settore o un’economia in un determinato periodo di tempo, ha raggiunto 15,5 miliardi di franchi nel 2023, in aumento di 1,3% su un anno e di 3,5% rispetto al 2019, ultimo anno prima della pandemia di Covid-19. La cultura rappresentava l’1,9% del prodotto interno lordo (Pil) svizzero nel 2023.

CULTURE E SOCIETÀ

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2025-12-18T08:00:00.0000000Z

2025-12-18T08:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/282054808372847

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