Complicità in assassinio: 14 anni a Erwin Sperisen
Erwin Sperisen, ex comandante della polizia del Guatemala, è stato condannato ieri a 14 anni di prigione dalla Corte d’appello ginevrina per complicità in assassinio. Il caso riguarda il consenso dato dal cittadino svizzero-guatemalteco all’esecuzione di sette prigionieri da parte di una squadra di sicari durante la rivolta del carcere di Pavon, in Guatemala, nel 2006. La prigione era caduta sotto il controllo dei narcotrafficanti. «Le vittime erano sotto la sua protezione», ha sottolineato la presidente della Corte. «Queste vittime senza difesa sono state eliminate in maniera vigliacca e brutale», ha aggiunto. Secondo il tribunale, il ruolo di Sperisen è stato effettivamente quello di un complice. Secondo i giudici, i testimoni si sono rivelati particolarmente credibili. Sperisen era al corrente dei compiti del commando di sicari che ha effettuato le esecuzioni. La Corte ha seguito le richieste avanzate dal Ministero pubblico. La difesa farà appello al Tribunale federale (Tf). Il caso si trascina da 12 anni a causa di ricorsi in appello ed è arrivato alla Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu), che ha stabilito che Sperisen non ha beneficiato di un processo equo. Di recente, il Tf ha annullato la condanna a 15 anni di carcere proprio in seguito a una decisione della Cedu. Sperisen, oggi 54enne, è stato arrestato a Ginevra nel 2012. Da 11 anni sconta una privazione della libertà, tra detenzione preventiva, arresti domiciliari e condanna al carcere.
SVIZZERA / ESTERO
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2024-09-13T07:00:00.0000000Z
2024-09-13T07:00:00.0000000Z
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